COMUNICATO STAMPA
Il dott. Rosario Cacciola (Foto Rosario Messina)
GIARDINI NAXOS. A dare l’estremo saluto nella chiesa dell’Immacolata alla salma del dott. Rosario Cacciola già Sindaco ed “Ambasciatore di Giardini Naxos nel mondo” c’era un bagno di folla tanto che molte persone hanno assistito alla orazione funebre fuori dalla chiesa. Numerose le autorità presenti del mondo politico, civile e militare. Tra le autorità che hanno preso parte alla celebrazione eucaristica il Prefetto di Messina S.E. Francesco Alecci, il Sindaco di Giardini Naxos Pancrazio Lo Turco ed il presidente del Consiglio Agatino Salvatore Bosco, rappresentanze delle Forze dell’Ordine, le delegazioni del Lions Club di Taormina, del Lions Club di Giardini Naxos e Valle Alcantara, del Distretto Lions 118 Yb del quale il dott. Rosario Cacciola era stato Governatore nell’anno sociale 2000-2001; una delegazione con il presidente Pippo Lo Cascio del direttivo del Circolo Nautico Teocle di Giardini Naxos del quale Cacciola era presidente onorario ed altre autorità. A officiare il rito funebre è stato il vescovo Francesco Miccichè assieme al parroco dell’Immacolata Eugenio Tamà e al parroco della parrocchia S. Pancrazio monsignor Salvatore Cingari. Presente anche con un messaggio monsignor Ezio Limina parroco della cattedrale di Crotone (Cr) letto dall’avv. Roberto Bottari il quale a sua volta ha aggiunto una breve riflessione personale.
Commovente la cerimonia e l’omelia del vescovo Miccichè che ha ricordato le grandi qualità di Cacciola e la figura di “cattolico tutto d’un pezzo” esempio di virtù e generosità verso chi gli si rivolgeva per un aiuto. Sarino Cacciola, era un uomo mite, severo con se stesso, ma tanto disponibile con tutti, questo il suo modo di essere in linea con la maniera in cui aveva condotto tutta la sua vita. Al termine della santa messa hanno preso la parola le rappresentanze dei club Lions, l’avvocato Roberto Bottari per il messaggio di monsignor Ezio Limina da Crotone ed il Sindaco di Giardini Pancrazio Lo Turco, visibilmente commosso per la perdita dell’amico fraterno “Sarino”.
ROSARIO MESSINA
(Giornalista Pubblicista)
Il sindaco di Giardini Naxos Pancrazio Lo Turco ha ricordato in chiesa, al termine dell’orazione funebre, la figura dell’uomo, dell’amministratore, del credente con questa parole:
“Gentile signora Anna, Marco, cari familiari, (eccellenza signor Prefetto), amici, perdere un marito, un padre, è nella storia della vita di ognuno di noi. Nonostante tutto, perdere una persona amata resta in quell’angolo delle cose ragionevoli che, però, il cuore di ogni uomo ed i ogni donna non è mai disposto ad accettare. Sicuramente non avrei mai immaginato di dover essere proprio io, da sindaco, a rendere l’estremo saluto e a partecipare il grande affetto della cittadinanza nei confronti di Sarino Cacciola.
Da me ci si aspetta, forse, un discorso ufficiale e che io pronunci parole istituzionali ma, voglio, invece, esprimere ciò che è il bisogno del cuore. In Sarino noi ricordiamo l’uomo, l’amministratore, il credente. E’ stato per me, oltre che amico sincero, una guida, un angelo custode e adesso mi mancherà quell’ala protettiva che sentivo vegliare su di me, in modo discreto ma continuo e pregnante. Era innanzi tutto un caro amico, un uomo savio, disponibile verso tutti nella sua semplicità e discrezione. Non c’era giardinese che avesse bisogno di un consulto, di un suggerimento, di una visita nell’ambiente medico di Catania, che non si rivolgesse a lui, certo che avrebbe avuto non solo l’interessamento ma anche una risposta concreta. Un umanità eccezionale, vibrante di spirito di solidarietà, un onesto consigliere, un bravo padre, pronto ad interessarsi dei problemi del singolo e della comunità locale. Di idee liberali, eletto consigliere comunale, fu prima assessore all’igiene e sanità, quindi, dopo aver aderito alla Democrazia Cristiana, fu eletto sindaco della Città nel 1974, in anni difficili a causa delle continue lotte all’interno del partito di maggioranza relativa. Fu un sindaco amato dalla gente e fu tra i primi a capire l'importanza che il turismo avrebbe rappresentato per questa comunità, determinando scelte importanti. Una sensibilità amministrativa scevra da tornaconto e interesse personale, attento alle necessità dei suoi concittadini, vicino alla gente, con animo aperto e operoso. Ha amato il suo paese e si è prodigato per farlo amare, dal più semplice dei cittadini al più altro come grado e dignità, nel rispetto dell'autorità civile, militare e religiosa, tanto da essere nominato Ambasciatore di Giardini Naxos nel mondo.Nei suoi innumerevoli incarichi come responsabile organizzativo di eventi è stato impeccabile maestro di protocollo, precedendo tutti e pronto a scomparire nel momento dell’attuazione.
Come non ricordare la sua incessante attività a favore dell’associazione sionistica ed anche a questo riguardo la sua Giardini aveva sempre un ruolo privilegiato, ospitando spesso meeting e convegni di altissimo livello tecnico-scientifico! Impegno che prodigò assiduamente anche a favore dell’ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Presidente della Commissione Grandi Eventi, ha voluto, fortemente, negli ultimi anni, sebbene provato dalla malattia, portare avanti, con entusiasmo e caparbietà,ricordiamo: la rievocazione storica del passaggio di Garibaldi da Giardini Naxos; la collocazione del busto bronzeo in onore del Santo Padre Giovanni Paolo II; il dono del nuovo Gonfalone del Comune da parte dei Lions, il restauro di alcune opere della Chiesa di S. Maria Raccomandata, la ristrutturazione di un reparto dell’Orfanotrofio Antoniano. Il suo animo generoso e delicato lo ha distinto nella sua espressione più alta, il credente. Si illuminava il suo volto e gli occhi quando parlava della sua Madonna Raccomandata. Altrettanto era entusiasta della sua fede di fronte alla figura di San Pancrazio, primo annunciatore del messaggio cristiano in quel di Naxos. Né ha mai dimenticato di dare il suo apporto ed il suo contributo di fede in occasione della festa di S. Giovanni e di S. Antonio del Divino Zelo. Non c’era festa patronale che qualche mio concittadino non mi suggerisse di parlare con il dottore Cacciola per fare arrivare in rada qualche nave militare o un gruppo di elicotteri o la banda dell’Esercito. Pur vivendo a Catania, era ugualmente un punto di riferimento ed una presenza costante nella vita della comunità locale. La fede cristiana ci dice che la vita non muore e che, in questo mondo, siamo solo di passaggio, protesi ad occupare, un giorno, quel posto che Gesù ha preparato per noi. Tutto questo ci consola e ci da speranza, quella speranza che hai sempre conservato in te.
Ci mancherai Sarino, ci mancherà la tua sublime ed eterna presenza, la tua saggezza, la tua voglia di fare.
In questa Città, nella quale hai legittimamente lasciato un’impronta che nessuno potrà cancellare, non sbiadirà il ricordo del tuo operato che rimarrà nella storia e nella memoria di chi ti ha conosciuto.
Addio Rosario, ciao Sarino, Giardini Naxos non ti dimenticherà.”
Il suo animo generoso e delicato” ha detto il sindaco “lo ha distinto nella sua espressione più alta, il credente. Si illuminava il suo volto e gli occhi quando parlava della sua Madonna Raccomandata. Fu il sindaco amato dalla gente e fu tra i primi a capire l'importanza che il turismo avrebbe rappresentato per questa comunità, determinando scelte importanti. Una sensibilità amministrativa scevra da tornaconto e interesse personale, attento alle necessità dei suoi concittadini, vicino alla gente, con animo aperto e operoso. Ha amato il suo paese e si è prodigato per farlo amare, dal più semplice dei cittadini al più altro come grado e dignità, nel rispetto dell'autorità civile, militare e religiosa, tanto da essere nominato Ambasciatore di Giardini Naxos nel mondo.”